Vene varicose -I disturbi circolatori che colpiscono gli arti inferiori non costituiscono soltanto un problema estetico, ma una vera e propria malattia. Tra questi disturbi, i più noti e frequenti sono le varici delle vene,
Che cosa sono le varici?
Sono dilatazioni permanenti di un tratto più o meno esteso di vena superficiale che assume con il tempo un aspetto tortuoso e nodoso.
Quali sono le manifestazioni principali delle varici / vene varicose?
• Sensazione di gambe pesanti;
• facile stancabilità, stanchezza soprattutto al momento di andare a letto, sensazione di gambe senza riposo;
• gonfiore alle caviglie, soprattutto nelle ore serali o dopo prolungata stazione eretta o lunghi viaggi e nel periodo mestruale;
• formicolio;
• prurito;
• vene sporgenti al di sotto della pelle.
Tali sintomi sono aggravati soprattutto nel periodo primaverile ed estivo. Altre manifestazioni di maggiore gravità costituiscono complicanze che devono essere viste e trattate prontamente dal Medico per la loro pericolosità.
Quali sono i fattori di rischio per le malattie delle vene?
• Età sopra i 40 anni;
• sesso femminile;
• parenti con la stessa malattia;
• scarsa attività fisica;
• uso di contraccettivi orali;
• obesità;
• eccessiva esposizione al sole o al caldo;
• gravidanza e puerperio;
• stitichezza;
• attività lavorative con posizione fissa in piedi;
• immobilità prolungata o paralisi
• interventi chirurgici;
• malattie del sangue e della coagulazione.
In sintesi non vi sono dubbi che con il progredire dell’età aumenta anche l’incidenza delle varici degli arti inferiori: sopra i 40 anni un terzo delle donne è affetto da tale patologia.
Le persone che restano a lungo ferme nella stessa posizione (in piedi o sedute) si ammalano molto più frequentemente di quelle che svolgono una sia pure modesta attività fisica.
VENE VARICOSE: NORME PREVENTIVE
Vi sono norme preventive valide per tutti – utili tra l’altro a prevenire anche molte altre malattie – e norme preventive specifiche per le persone già malate o fortemente a rischio di diventarlo.
• Evitare di restare a lungo fermi in piedi o seduti a gambe accavallate: in caso non sia possibile evitarlo, è bene intervallare con frequenti cambiamenti di posizione, movimenti di flesso-estensione dei piedi o sollevamento sulle punte.
• Fare lunghe passeggiate a passo lento e cadenzato o praticare regolarmente una attività fisica (bicicletta, nuoto, ecc.).
• Usare calzature comode, con tacco né troppo alto né troppo basso.
• Correggere il soprappeso.
• Prevenire la stitichezza con una alimentazione ricca di fibre vegetali e bevendo più acqua.
• Limitare o abolire il fumo.
• Durante i lunghi viaggi in auto, treno o aereo sgranchire le gambe 10 minuti ogni ora o almeno compiere frequenti movimenti come sollevare i talloni dal pavimento.
• Evitare di esporsi al sole troppo a lungo, tenere le gambe lontano da fonti di calore dirette, evitare la depilazione a caldo con ceretta.
• Al mare è utile camminare immersi nell’acqua fino al bacino, il sole è consentito a condizione di bagnare frequentemente le gambe e di evitare le ore centrali della giornata.
• Sopraelevare il fondo del letto di 15 cm.
TERAPIA
Una visita del Medico è indispensabile per accertare la presenza di una malattia e per definire lo stadio di gravità.
Il Medico deciderà se occorrono altri accertamenti e quali misure attuare.
Tra queste:
• l’uso di bendaggi e calze a compressione graduata e decrescente dal basso verso l’alto;
• la terapia farmacologica è utile per alleviare i sintomi ed efficace nei casi lievi, ma non risolve definitivamente il problema nei casi conclamati;
• la terapia chirurgica: si tratta di un intervento che viene effettuato di norma con un ricovero di una sola giornata;
• la terapia sclerosante: vengono utilizzate sostanze ad azione irritante per la parete della vena che, in associazione al bendaggio compressivo successivo, provocano la chiusura delle vene e quindi la scomparsa. Non è consigliata prima dell’intervento chirurgico.